mercoledì 17 febbraio 2016

A proposito di.... Bail-in

Il bail-in e le nuove regole europee sulla gestione delle crisi bancarie

La famosa regola del bail-in, entrata in vigore dal 1 Gennaio 2016, è stata introdotta nell'ordinamento giuridico dei Paesi europei attraverso la direttiva BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive). Parliamo di un set regole armonizzate, finalizzate a prevenire e gestire le crisi di banche ed imprese di investimento.
Le nuove norme attribuiscono alle autorità competenti, ossia le Banche Centrali Nazionali o la BCE, strumenti di maggiore efficacia ed impongono l’utilizzo di risorse del settore privato in caso di crisi bancarie, riducendo così al minimo gli effetti negativi sul sistema economico ed evitando salvataggi mediante risorse pubbliche (bail-out). Esse hanno il potere di avviare una risoluzione significativa di un istituto di credito, cioè un processo di ristrutturazione finalizzato ad evitare interruzioni nella prestazione dei servizi essenziali offerti dalla banca (es. servizi di pagamento), ripristinare condizioni di sostenibilità economica e redditività della banca, nonché liquidare le parti restanti. L'alternativa alla risoluzione è la liquidazione.
Gli enti competenti possono sottoporre una banca a risoluzione se ritengono soddisfatte tutte le seguenti condizioni: a) la banca è in dissesto o a rischio di dissesto; b) non si ritiene che misure alternative di natura privata (quali aumenti di capitale) o di vigilanza consentano di evitare in tempi ragionevoli il dissesto dell’intermediario; c) sottoporre la banca alla liquidazione ordinaria non permetterebbe di salvaguardare la stabilità sistemica, proteggere depositanti e clienti, assicurare la continuità dei servizi  finanziari essenziali, per cui,  la  risoluzione  è  necessaria  nell’interesse pubblico. Il principale strumento a disposizione messo a disposizione dalla normativa è proprio il bail-in, ossia un procedimento che consente alle autorità di risoluzione di disporre la riduzione del valore di azioni ordinarie e titoli di credito o la conversione di tali titoli in azioni, al fine di assorbire le perdite e ricapitalizzare l'ente in misura sufficiente a ripristinare un'adeguata patrimonializzazione, mantenendo la fiducia dei mercati finanziari. In tali casi, gli azionisti e i creditori non potranno in nessun caso subire perdite maggiori di quelle che sopporterebbero in caso di liquidazione della banca secondo le procedure ordinarie. La procedura consente, quindi, alla banca di continuare a operare ed offrire i servizi finanziari ritenuti  essenziali per la collettività, senza l'utilizzo di risorse finanziarie pubbliche.
E' importante ricordare che sono esclusi dalla disciplina del bail-in: a) depositi protetti dal sistema di garanzia dei depositi, cioè quelli di importo fino a 100.000 euro; quindi i clienti con meno di tale somma in banca possono restare tranquilli. b) passività garantite, inclusi i covered bonds e altri strumenti garantiti; c) passività  derivanti  dalla  detenzione  di  beni  della  clientela  o  in  virtù  di  una relazione fiduciaria (es. contenuto delle cassette di sicurezza o titoli detenuti in un conto apposito); d) passività  interbancarie con durata originaria inferiore a 7 giorni; e) passività derivanti dalla partecipazione ai sistemi di pagamento con una durata residua inferiore a 7 giorni; f) debiti verso i dipendenti, i debiti commerciali e quelli fiscali purché privilegiati dalla normativa fallimentare. In ogni caso, le perdite non assorbite dai creditori esclusi in via discrezionale possono essere trasferite ad un fondo di risoluzione delle crisi, che può intervenire nella misura massima del 5 per cento del totale del passivo, a  condizione  che  sia  stato  applicato  un  bail-in minimo  pari  all’8 per  cento delle passività totali. In definitiva, la logica di base del bail-in, è che gli investitori in strumenti finanziari più rischiosi sostengano prima degli altri le eventuali  perdite o la conversione in azioni, mentre l'anello terminale della catena è rappresentata dal fondo di garanzia dei depositi, che contribuisce al bail-in al posto dei depositanti protetti.
E' noto (per il grande clamore mediatico) che nel corso del 2015, prima dell'entrata in vigore del nuovo set di regole europee, il Governo Italiano, in concerto con Banca d'Italia, è intervenuto nel salvataggio di 4 banche regionali: Ca.ri.Chieti, Ca.ri.Fe., Banca Marche e Banca Etruria. In tal caso, anche non essendo applicata la regola del bail-in, è stato azzerato il valore delle azioni ordinarie ed, in particolare, convertite e svalutate le obbligazioni subordinate, con conseguenti effetti negativi per i risparmiatori, i quali avevano precedentemente investito in tali strumenti ad alto rendimento, ma più vicini ad un strumento di capitale che un ad un titolo di credito. Si tratta di un evento che mette in luce la mala gestio dei manager bancari, da una parte, ma anche la scarsa alfabetizzazione finanziaria dei risparmiatori, i quali, con la complicità delle stesse banche e di promotori finanziari, hanno investito risparmi di una vita in piccole banche regionali e, soprattutto, in strumenti finanziari caratterizzati da un elevato rapporto rischio-rendimento. La nuova regolamentazione presenta, quindi, l'aspetto positivo di far ricadere gli effetti delle crisi bancarie su manager e grandi azionisti delle banche, non incidendo su piccoli risparmiatori e, soprattutto, evitando l'utilizzo delle risorse pubbliche per salvataggi bancari.

Fonti:
BANCA D'ITALIA (luglio 2015) - "Che cosa cambia nella gestione delle crisi bancarie?"
DIRETTIVA 2014/59/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio (15 maggio 2014) - Procedura armonizzata di risanamento e risoluzione delle crisi di enti creditizi e delle imprese di investimento, istitutiva del bail-in.

sabato 13 febbraio 2016

Francesca Scarpato a Recale per Assemblea Pubblica Provinciale: “Siate i GD che vorreste Avere”

#ilrisvegliodeiGD

Presso la biblioteca comunale di Recale, ieri venerdì 12 febbraio è stata presentata Francesca Scarpato, candidata alla segreteria regionale dei Giovani Democratici.


L’assemblea, moderata da Giovanni Sposito – vice segretario regionale dei dei Giovani Democratici – e da Michele Landolfo – neo segretario dei Giovani Democratici di Recale, ha visto una grande partecipazione dei maggiori circoli della provincia. 
Già dal primo intervento del moderatore Giovanni Sposito, è trapelata la volontà di continuare il percorso avviato dalla segretaria uscente Antonella Pepe, partendo però da nuovi stimoli; rompere con l’autoreferenzialità dell’uscente gruppo dirigente provinciale, che ha dimostrato di dare poco spazio al dibattito interno tra i vari circoli attivi sul territorio. “Francesca Scarpato – dichiara Sposito – rappresenta, per noi oggi, la continuità di quel percorso politico che ha fatto della Giovanile una comunità capace di portare avanti gli obiettivi comuni e di aprirsi al confronto”.



In seguito l’intervento della candidata Francesca Scarpato, che dopo aver condannato l’editto bulgaro architettato da Stellato per escludere il 40% della federazione in dissenso dal congresso regionale, ha delineato il suo excursus politico e la sua idea di politica: “un dialogo aperto” su come dovrà essere la nuova giovanile nei prossimi 3 anni. “Noi stasera siamo qui per discutere, non di politica, ma della buona politica che deve sempre vincere. Ora abbiamo un’opportunità, scegliere quale strada seguire e dobbiamo fare in modo di tracciare gli obiettivi e di seguirli, facendo in modo che tutto sia reso possibile”.

Già da tempo, sui vari social network, la candidata ha espresso la volontà di aprirsi nel ricevere proposte dal territorio utilizzando una piattaforma di confronto diretto. Alcuni punti già sono stati delineati, come: il problema trasposto, per l’abolizione del sistema TIC, ritornando al sistema UNICO per un utilizzo semplice ed immediato dei mezzi di trasporto; la creazione della Scuola di Formazione Politica regionale permanente, perché una classe dirigente non si improvvisa; una campagna di informazione e sensibilizzazione contro l’infezione da virus dell’HIV ed infine l’eliminazione della figura dello studente idoneo non beneficiario, con la copertura totale della borsa di studio.


A seguire poi, gli interventi da parte dei vari componenti dei circoli intervenuti: Nicola Lombardi – esponente dei GD di Caserta, Angelo Anemola – dei GD di Recale, Roberto di Giacomo – dei GD di Casagiove, Alfonso Formato – segretario dei GD di Maddaloni, Pier Gaetano Fulco – esponente dei GD di Caserta, Pietro Ferrara, Giuseppe Oliviero – commissario GD di Sessa Aurunca, i quali hanno ampliato la discussione assembleare spiegando appieno le ragione del sostegno, senza sé e senza ma, alla candidatura di Francesca Scarpato e dimostrando la volontà di arricchire la mozione congressuale regionale inoltrando nuove proposte.




Nel suo intervento, Angelo Anemola, che rappresenta i Giovani Democratici di Recale nella Direzione Provinciale dei GD di Caserta, ha espresso il suo appoggio alla Scarpato "questa candidatura è importante perché è inclusiva di tutti i territori della regione, rendendo tutte le sezioni partecipi della stesura della mozione congressuale”.


Infine, l’intervento del segretario dei GD di Recale, Michele Landolfo, che ha ringraziato il gruppo provinciale per aver scelto Recale come trampolino di lancio provinciale della Scarpato. “Dopo tanto tempo – ha dichiarato - siamo ritornati a parlare di politica insieme a gran parte delle sezioni attive della provincia, cosa che la consuetudine vorrebbe accadesse nelle direzioni provinciali, oramai da troppo tempo snobbate. Tale scelta rappresenta – continua Landolfo - la volontà di risvegliare l’entusiasmo dei vari circoli provinciali, compromesso dell’’inerzia estenuante dimostrata dall’apparato provinciale uscente. Francesca Scarpato si mostra l’unica garanzia di qualità in termini di contenuti politici e attivismo sul campo. È espressione di una volontà che parte dal basso, superando gruppi scelti e componenti; mostrandosi in grado di interagire con tutte quelle sensibilità e peculiarità dei territori”.



La sua appartenenza al “modello” Napoli, ci fa sperare nell’esportazione di tale modello nelle altre federazioni della regione; dall’altro lato la candidatura di Stellato è una garanzia assoluta di paralisi politica che dopo la provincia casertana potrebbe propagarsi in tutto il territorio regionale.



martedì 9 febbraio 2016

II congresso dei Giovani democratici di Recale: “Il Presente è nostro. Andiamo Avanti!”

“Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra forza. Studiate, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza.” – Gramsci

Dopo 4 anni dal primo Congresso, nella serata di lunedì 8 febbraio, presso la sezione “Pier Paolo Pasolini”, si è tenuto il Secondo Congresso dei Giovani Democratici di Recale. In un clima di determinazione, soddisfazione e buoni propositi, durante il convegno, i Giovani Democratici sono riusciti a far trasparire la loro voglia di essere protagonisti attivi del loro presente, guardando con fiducia e speranza al futuro, lanciando idee e proposte di rinnovamento e di lasciare una traccia indelebile nella storia della loro Recale. 



Il Congresso, moderato da Raffaella Alberico, ha goduto di un’ampia partecipazione, di un dibattito forte e positivo, ma soprattutto di interventi penetranti e costruttivi. Primo fra tutti quello del segretario uscente Angelo Anemola: “Sono passati circa 4 anni dal nostro primo Congresso, eravamo una sezione di pochi militanti. Con il tempo siamo cresciuti e ci siamo resi protagonisti di tante iniziative sociali e politiche, rispettando e lavorando con sinergia con le altre associazioni del nostro territorio. Tante cose sono state fatte in questi anni, ma ciò non fermerà la nostra voglia di migliorare e accettare nuove sfide seguendo sempre la regola del noi e non dell’io. Penso alle prossime elezioni amministrative del 2017, in cui il Partito Democratico dovrà essere protagonista di una proposta di governo della città fortemente innovativa. Noi come Giovani Democratici dovremmo essere la colonna portante di questo processo di rinnovamento. È un percorso non semplice quello che ci aspetta, ma sono convinto, che insieme con coraggio, volontà, umiltà ed entusiasmo riusciremo ad affrontare tutte le sfide. Auguro un in bocca al lupo a tutti noi.” 


In seguito l’intervento del neopresidente Domenico Anemola, che ha illustrato i punti programmatici della nuova segreteria “Come è sempre stata, la nostra sezione continuerà ad essere luogo di aggregazione dei giovani, punto di discussione dei disagi dei cittadini, perché siamo ormai pronti a candidarci alle prossime elezioni amministrative di Recale per un’azione di rinnovamento della classe dirigente locale”.


Terzo l’intervento del nuovo segretario Michele Landolfo che, dopo i sentiti ringraziamenti al predecessore e il ricordo del loro primo incontro quattro anni fa, ha espresso la volontà e la determinazione di continuare a far bene sul territorio. “Impegnarsi in politica vuol dire mettersi in gioco, rimboccarsi le maniche e studiare le soluzioni che possono migliorare la gestione delle risorse pubbliche, per il bene dei cittadini. Con umiltà e dedizione. Sono davvero onorato di rappresentare questo grandioso gruppo e sento la responsabilità che, da domani, graverà sulle mie spalle. Tutto ciò non mi spaventa, ed è un’importante sfida che accetto di affrontare insieme con tutti voi. Ripudiamo il modello di “politica da elezioni” che si sintetizza in logiche politiche desuete incentrate sui “votifici” delle lobby familiari recalesi. Ci candidiamo per essere non un’alternativa, bensì l’alternativa. Siamo mossi da nuovi propositi che intendiamo porre all’interno dell’agenda del governo cittadino”.



Intensi sono stati, anche, gli interventi da parte del pubblico che hanno arricchito la fase congressuale, come quelli esposti dagli esponenti PD: Michele Lasco, Vincenzo Landolfo e Peppe Lasco; tutti concordi nell’esprimere l’orgoglio verso questo gruppo di giovani, e dai militanti GD: Giovanni Ragozzino, Donato Martone e Sabrina Nicolò, uniti nel ringraziare il segretario Anemola e nell’esprimere la determinazione del gruppo.


Infine, si è proceduto all’elezione per acclamazione della nuova segreteria direttiva che presenta la seguente formazione: Domenico Anemola nominato Presidente dei Giovani Democratici sezione “P.P. Pasolini”, Michele Landolfo nominato segretario e Donato Martone nominato delegato provinciale. La segreteria, inoltre, prevedrà la presenza di Giovanni Ragozzino con la delega come responsabile organizzazione, nonché tesoriere della sezione e Raffaella Alberico con delega alla Comunicazione e ufficio stampa.


domenica 7 febbraio 2016

Gd a congresso: idee nuove per Recale

RECALE. Lunedì 8 febbraio alle 19.00 nei locali del circolo PD in via Ss. Salvatore a Recale, la Sezione “Pier Paolo Pasolini” dei Giovani Democratici celebrerà il suo secondo congresso cittadino. In questi primi quattro anni di azione sul territorio i GD recalesi sono cresciuti e hanno dato vita a un gruppo attivo e motivato di giovani dirigenti, radicandosi sempre di più all’interno della comunità cittadina, e riuscendo a diventare un punto di riferimento importante di interlocuzione sul territorio. “A distanza di quattro anni dal congresso fondativo – afferma Michele Landolfo, del Comitato direttivo della sezione – i GD di Recale rappresentano una realtà solida e dinamica, una delle sezioni più attive all’interno della Federazione di Caserta dei Giovani Democratici. Abbiamo lavorato molto in questi anni, ampliando, di anno in anno, la partecipazione dei nostri coetanei. Siamo pronti per celebrare il nostro secondo Congresso, e lo faremo discutendo di Recale e proponendo, in un dibattito chiaro e aperto, nuove idee per il territorio.” Al congresso di lunedì sarà presente, fra gli altri relatori, Giovanni Sposito, dirigente regionale dei Giovani Democratici della Campania, che arricchirà il dibattito congressuale interno. “Personalmente – commenta Angelo Anemola, segretario dei GD di Recale – questi quattro anni hanno rappresentato per me un percorso ed un viaggio stupendo, in cui abbiamo potuto costruire un gruppo solido e al contempo dinamico. Questo nostro secondo congresso cittadino, oltre a rinnovare tutto il gruppo dirigente locale, sarà l’occasione per una discussione ampia ed aperta su ciò che sono stati in questi anni e ciò che saranno nei prossimi anni i 
Giovani Democratici di Recale.”

giovedì 4 febbraio 2016

II congresso

lunedì 8 febbraio 2016 si terrà il II Congresso dei Giovani Democratici di Recale