sabato 18 marzo 2017

Perché oggi un giovane dovrebbe avvicinarsi e credere nella politica?




RECALE. “Perché oggi un giovane dovrebbe avvicinarsi e credere nella politica?” Giovedì sera i Giovani Democratici della sezione “Pier Paolo Pasolini” di Recale, nella Biblioteca comunale, hanno dato la loro risposta e con loro gli ospiti dell’assemblea pubblica “Giovani e politica”: una carismatica Mariarosaria Falcone – responsabile organizzazione dei GD Campania, un coinvolgente Pasquale Fiorenzano – Segretario provinciale Gd Caserta, un’appassionata Alessia Tiscione – Consigliera comunale di San Nicola La Strada e Vicesegretaria provinciale Gd Caserta e un equilibrato Giuseppe Glorioso – Consigliere comunale di Capodrise.





Gli interventi e la partecipazione dei cittadini hanno dato un segnale in controtendenza, in un contesto storico di diffidenza nei confronti della politica. 
Tutte le testimonianze hanno lasciato un messaggio esplicito, cioè che i giovani non hanno abbandonato la politica; le loro “confessioni” hanno sicuramente avvicinato, almeno per una sera, le istituzioni e la politica alla comprensione degli stessi. La politica si occuperà dei giovani anche se essi non si occuperanno di politica. 
Un consistente patto generazionale con le istituzioni, può dimostrare un impegno nobile da parte delle nuove generazioni dando dignità all’impegno politico, perché i giovani, non sono il futuro ma il presente e non si rassegnano all’idea che tutto debba rimanere così.
Durante l’assemblea, inoltre, sono stati evidenziati i punti salienti del Manifesto di idee: “Una Recale per i giovani!”, che ha incuriosito e stimolato un ampio dibattito. «Il Manifesto – riferisce Michele Landolfo, Segretario cittadino dei Gd – già dalla sua uscita sui nostri canali social non ha lasciato indifferente il popolo del web; così come la platea intervenuta alla serata. I temi di interesse comune hanno suscitato la curiosità del giovane pubblico. Sono contento perché il risultato non era per niente scontato; essere riusciti a coinvolgere tanti coetanei dimostra che non siamo i soli a preoccuparci delle sorti di Recale. L’assemblea di ieri sera ha quindi colto nel segno incoraggiando la partecipazione e suscitando l’interesse dei giovani concittadini. 
Ora – conclude Michele Landolfo – c’è da portare avanti il dialogo con la cittadinanza per dar vita a una campagna elettorale fondata sui contenuti e sulle idee. Dunque, ci vedremo e sentiremo presto!».


 






I Giovani Democratici di Recale, 
16 Marzo 2017

martedì 14 marzo 2017

Manifesto di idee: Una Recale per i Giovani


Manifesto? Ma non sarà uno strumento fuori tempo per rivolgersi ai giovani? Ma poi chi si deve mettere a leggere tutto questo “papiello”? Se lo state pensando davvero, vi sfidiamo: leggete e diteci se ne sarà valsa la pena. Il punto è che oggi di manifesti ce n’è un gran bisogno se si vuole rilanciare la buona politica. È stata l’assenza di una dialettica politica ad aver compromesso la qualità della politica stessa. Facciamo un esempio concreto: si seminano sempre più piantine in terreni che sono aridi, e poi ci si meraviglia se la vegetazione non cresce come si vorrebbe. Ritorna urgente la necessità di individuare i terreni fertili e porre le basi per accrescere la consapevolezza di un dibattito aperto, pubblico e democratico indispensabile, tra cittadini e istituzioni. Insomma, cominciare ad organizzare seriamente il presente per progettare il futuro. Siamo giovani, non siamo il futuro ma il presente, come abbiamo avuto già occasione di affermare: non ci rassegniamo all’idea che a Recale, come in Italia, tutto debba restare e resterà così. Ritorniamo al manifesto. Noi siamo davvero convinti dell’importanza delle proposte che leggerete, e lo siamo non perché pensiamo di avere le soluzioni in tasca, ma perché queste qui sono anche le richieste di una vasta fascia di cittadini. Abbiamo, perciò, sintetizzato il tutto in un manifesto: forma da sempre antesignana di grandi rivoluzioni storiche e culturali. Ad oggi, Recale è un paese che non cresce più di tanto nonostante l’inarrestabile “fioritura” di palazzi suggerirebbe altro. Aumentano le migrazioni – che interessano specialmente la popolazione giovanile - verso metropoli e grandi centri urbani capaci di sopperire alle manchevo
lezze del paese. Dobbiamo riconoscere come concausa del fenomeno la crisi nazionale di un sistema-paese claudicante. Attenzione, però, a non commettere l’errore di inquadrarla come unica causa! Sin dai tempi della Pangea e Panthalassa, sono sempre stati i piccoli smottamenti a determinare la cosiddetta deriva dei continenti. Vi starete chiedendo cosa c’entri la geologia con l’esodo dei giovani recalesi, eccovi la risposta: a Recale ci si sposta anche solo per studiare, e questo per un comune in cui i giovani non mancano è mortificante. La carenza di strutture pubbliche adeguate ad accogliere ed aggregare non è affatto un dettaglio di secondo piano, anzi. Tutto ciò contribuisce a creare nel giovane spaesamento e disagio, ma soprattutto accresce l’insofferenza di vivere un luogo incapace di rispondere alle sue domande. E alla lunga porta quello stesso giovane a maturare il desiderio, senza troppo rancore, di abbandonare definitivamente il paese in cui è cresciuto.
Anni fa lo scrittore Italo Calvino scriveva ne “Le Città Invisibili”: «Anche le città credono d'essere opera della mente o del caso, ma né l'una né l'altro bastano a tener su le loro mura. D'una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda
Chiediamoci: che risposta dà il nostro Comune all'esigenza e/o richiesta di un cittadino, al desiderio di fruire di servizi al passo coi tempi? Recale, oggi, non è affatto un centro urbano che tiene conto dei bisogni e delle istanze dei suoi abitanti. È fermo ed il problema, al di là degli effettivi impedimenti economici, crediamo sia politico e culturale. Vogliamo, tramite questo contributo che mettiamo a disposizione del dibattito pubblico delle Amministrative 2017, provare a sollevare un po’ di polvere, scuotere gli animi di chi si candiderà; attirare l’attenzione della comunità cittadina su tematiche di sviluppo socioculturali, a nostro avviso, determinanti per l’avvenire. Nel lontano 1987, Francesco De Gregori cantava «Ci sta una terra di nessuno», e noi speriamo a tutti costi che essa non sia Recale. Ma la scelta finale sta a noi abitanti: possiamo decidere di adottarla o abbandonarla ad un infausto destino.
Lo scritto che state leggendo testimonia che noi abbiamo prediletto l’adozione! Voi da che parte state?
Ditecelo al termine. Buona lettura!


PROPOSTE:

1. Consulta delle Associazioni
Vista la numerosa presenza di realtà associative, pensiamo sia ora di istituire la Consulta delle associazioni: uno strumento di partecipazione consapevole alla vita cittadina, da parte delle associazioni iscritte all’Albo delle Forme Associative e del volontariato. Serve per valorizzare e far conoscere le associazioni che operano sul territorio, favorendo la collaborazione tra le stesse e le istituzioni. Funge da cabina di regia per l’organizzazione di momenti di confronto civico, aggregazione e promozione sociale. Il Comune ha il compito di supportare ed affiancare il suddetto organo con incontri periodici con un direttivo e attraverso la stipula di partenariati.

2. Progetto “La Casa delle Associazioni”
Ne abbiamo parlato diverse volte, ed ora che ci troviamo a redigere questo documento spieghiamo meglio di cosa si tratta. Il progetto della “Casa delle Associazioni” prevede di riconvertire un bene inutilizzato del Comune, quale l’ex Casa Comunale di Via Municipio, in uno un ampio spazio pubblico destinato ad associazioni e cittadini. Ma per rendere realizzabile ciò è necessario, in primis, reperire fondi sovracomunali che consentano di ripristinare l’agibilità dell’edificio, la ristrutturazione, la riorganizzazione degli spazi e l’ammobigliamento delle stanze. 
Creare, dunque, dei veri e propri “open-space”; con aree vivibili da esterni a scopo integrativo e di intrattenimento collettivo. Per accedere a questi ambienti sarà necessario un tesseramento e il rispetto di un codice etico comune. 
Immaginiamo di inserirvi all’interno anche la Biblioteca Comunale, al momento esistente ma non perfettamente funzionante, a causa della disorganizzazione e della ristrettezza dello spazio.

3. Forum Giovani
Ormai, in molte città esiste il Forum Giovani, un’organizzazione pubblica giovanile riconosciuta dall’ordinamento italiano. 
Anche Recale, sebbene solo per circa due anni, ha avuto il suo Forum. Essendo stati presenti anche noi, abbiamo potuto constatare da vicino l’utilità e l’importanza di questo organismo, nel coinvolgere i giovani nella vita pubblica cittadina e nello stimolare l’interesse civico. In molte località è una realtà virtuosa dei territori, spesso anticamera dell’impegno politico amministrativo.

OPPORTUNITÀ

4. Sportello InformaGiovani
Lo sportello INFORMAGIOVANI, presente in molteplici comuni della Campania, offre un servizio gratuito, dando informazioni circa le opportunità di lavoro, esperienze di volontariato e supporto nella scelta del percorso formativo e professionale dei giovani. Attraverso orari di apertura al pubblico deve rendere disponibili bandi e fornire assistenza per la compilazione degli stessi. 
Opportunamente pubblicizzato assolverebbe una funzione sociale rilevante, nel avvicinare i giovani recalesi al mondo del lavoro e offrendo un supporto concreto, indirizzandoli nella partecipazione a progetti a loro rivolti.

5. Ufficio unico dei finanziamenti (UUF)
Considerato lo stato di dissesto finanziario dell’ente comunale, tale ufficio potrebbe essere la chiave di volta di una nuova operatività amministrativa. È deputato a seguire il percorso dei fondi sovracomunali: lavora di comune accordo con l’amministrazione per intercettare i finanziamenti per la realizzazione di opere pubbliche ed implementazione di servizi destinati ai cittadini.

6. Stage con Garanzia Giovani – Sevizio Civile con Garanzia Giovani

7. Servizio Civile Nazionale
Il Servizio Civile Nazionale Volontario è stato istituito per favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale, partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio della Nazione e per contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale. 
Il servizio civile, quindi, permette di fare un'esperienza formativa di crescita civica e di partecipazione sociale, operando concretamente all'interno di progetti di solidarietà, cooperazione e assistenza. Un'esperienza che aiuta ad entrare in contatto sia con realtà di volontariato sia con diversi ambiti lavorativi, favorendo l'acquisizione di competenze trasversali che facilitano l'ingresso nel mercato del lavoro, quali il lavoro in team, le dinamiche di gruppo e il problem solving.

VERDE PUBBLICO E CRESCITA SOCIO-CULTURALE DEL TERRITORIO

1. Riqualificazione del verde pubblico
Un paese che vuole cambiare non può pensare di farlo mantenendo l’aspetto attuale. Cruciali per la crescita del territorio sono le aree pubbliche destinate alla cittadinanza. Molti cittadini lamentano, giustamente, l’inconcepibile mancanza di parchi giochi per bambini sul suolo comunale. Tanti sono i giovani genitori costretti di continuo a prendere le auto per recarsi nei comuni limitrofi pur di trascorrere una mattina o un pomeriggio al parco con i propri figli. 
La riqualificazione delle aree verdi comunali non solo cancellerebbe il sopracitato “disagio”, favorirebbe anche il SENSO DI COMUNITA’ e creerebbe dei veri e propri centri aggregativi a cielo aperto con altri bambini e genitori. Insomma, i vantaggi che ricaveremmo sarebbero parecchi. Ovviamente si dovrà rendere funzionale il sistema di videosorveglianza, atto, se non ad impedire, perlomeno a scoraggiare eventuali e possibili atti vandalici.

2. Organizzazione di eventi e manifestazioni
Un’amministrazione che tiene ai giovani deve fare in modo di creare momenti di coinvolgimento alla vita del paese, organizzando eventi periodici (rassegne cinematografiche, festival della letteratura, festival culturali, festival dello sport). Attività, magari, coordinate attraverso partnership tra assessorato, Forum Giovani e Consulta delle Associazioni.
Sarà fondamentale cogliere al massimo i vantaggi derivanti dalle sinergie tra enti associativi e gli altri partner.

3. Riorganizzazione della biblioteca comunale.
Pensiamo che l’attuale biblioteca, per come è messa ed organizzata, non sia in grado di assolvere la funzione principale: generare circoli virtuosi incentrati sulla diffusione della cultura e sull’interscambio tra utenti che la frequentano e la vivono. Il limite sta nella capienza che è insufficiente e nella disorganizzazione burocratica. 
Desidereremmo espiantare la biblioteca per localizzarla in un altro edificio pubblico idoneo ad ospitare arredamenti e servizi. 
La rinnovata biblioteca dovrebbe essere aperta sia di mattina che di pomeriggio, per consentire a studenti e cittadini di beneficiarne. Immaginiamo una biblioteca smart, e perciò non potrebbe non avere postazioni abilitate alla navigazione internet e locali adibiti ad aule multimediali.
Crediamo che la biblioteca debba interagire attivamente con gli istituti scolastici (per incontri intra ed extra curriculari, per attività di orientamento), e in questo sarà importante l’apporto che il comune potrà offrire. Inoltre, tramite Servizio Civile, si potrebbero istituire servizi di doposcuola gratuiti per le famiglie meno abbienti. 
Come già detto su, vediamo tutto questo realizzabile, qualora andasse in porto il progetto della “Casa delle Associazioni”, proprio nella sede dell’ex Casa Comunale.

4. Predisposizione di aree ad acceso Wi-Fi libero
Il galoppante progresso tecnologico richiede una sempre attiva connettività dei dispositivi digitali. Quindi, il comune dovrebbe attrezzarsi per predisporre dei punti con Wi-fi ad accesso gratuito nelle aree più frequentate del paese.

5. Attività fisica green e tempo libero
La diffusa sportività e spirito agonistico della popolazione recalese, ci suggeriscono di: organizzare meglio i percorsi podistici spontaneamente emersi in seguito alle abitudini dei cittadini, realizzare piste ciclabili e allestire “aree palestra” all'aperto con attrezzatura da fitness. Potrebbe realizzarsi una sorta di “itinerario dell’atleta”.

6. “Incontri Forum” giovani del paese – amministratori
I giovani sono una risorsa, ma per evitare che la frase si riduca a mera retorica, e far sì che assuma i tratti di una fattiva consapevolezza, è necessario che gli amministratori siano disposti a discutere e dialogare organizzando periodicamente dei forum con i giovani del territorio.